Istituito dall’art. 6 quater del C.A.D., il pubblico elenco dei domicili digitali delle persone fisiche, dei professionisti e degli altri enti di diritto privato non tenuti all’iscrizione nell’indice di cui all’articolo 6 bis C.A.D., anche detto I.N.A.D. (Indice Nazionale dei Domicili Digitali) rappresenta, dal 6 luglio 2023, il domicilio digitale delle persone fisiche, utilizzabile sia per la notifica delle comunicazioni ufficiali da parte della Pubblica Amministrazione, che degli atti giudiziari, secondo le recenti modifiche al processo civile introdotte dalla c.d. Legge Cartabia.
Possono eleggere domicilio digitale su INAD:
- le persone fisiche che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età;
- i professionisti che svolgono una professione non organizzata in ordini, albi o collegi ai sensi della legge n. 4/2013;
- gli enti di diritto privato non tenuti all’iscrizione nell’INI-PEC.
Secondo il comma III dell’art. 6 quater CAD, AgID provvederà costantemente all’aggiornamento e al trasferimento dei domicili digitali delle persone fisiche contenuti in INAD nell’ANPR e il Ministero dell’interno provvederà all’aggiornamento e al trasferimento dei domicili digitali delle persone fisiche contenuti nell’ANPR nell’elenco INAD. Si segnala, inoltre, che nell’INAD confluiranno automaticamente anche i domicili digitali dei professionisti iscritti nell’INI-PEC, fermo il diritto del professionista di eleggerne uno diverso destinato alle comunicazioni/notificazioni di natura personale oppure di cancellarlo impedendo alla PA di raggiungerlo sulla PEC professionale per questioni non inerenti la professione svolta. Sul punto si segnala un interessante articolo dell’avv. Maurizio Reale (visibile qui https://maurizioreale.it/archives/5639)
Questo significa che l’INAD è uno degli elenchi ufficiali individuati dall’articolo 16-ter del D.L. 179/2012 (conv. L. 221/12) utile per eseguire le notifiche a mezzo PEC, ed in particolare, ai sensi dell’articolo 4 del D.L. 179/2012 rappresenta il c.d. Domicilio digitale del cittadino, inserito nell’Anagrafe nazionale della popolazione residente ANPR (se vuoi scoprire quali sono gli altri registri ufficiali per le notifiche a mezzo PEC clicca qui ->https://www.iapicca.com/2016/06/19/pec-dove-e-come-cercare-gli-indirizzi-ufficiali-per-le-notifiche/)
L’istituzione dell’INAD è fondamentale anche per noi avvocati, visto che, in forza delle previsioni di cui all’art. 3-ter L. 53/1994, introdotto dalla c.d. Riforma Cartabia, per i procedimenti instaurati dopo il 28 febbraio 2023, le notificazioni degli atti giudiziali in materia civile e degli atti stragiudiziali dovranno obbligatoriamente essere eseguite a mezzo di PEC ogni qual volta il destinatario sia titolare di domicilio digitale presente, appunto, nel suddetto elenco INAD.
In poche parole, prima di accingersi alla notifica di un atto nei confronti di una persona fisica, sarà necessario verificarne la presenza nel registro INAD. Solo in caso di riscontro negativo ovvero quando la notifica a mezzo PEC all’indirizzo INAD risulti infruttuosa, si potrà procedere alla notifica ‘analogica’ (cartacea) tramite UNEP, ovvero in proprio, ovviamente previa dichiarazione ex art. 137 comma VII c.p.c..
Come trovare la PEC di un privato per le notifiche: guida all’uso dell’INAD
Ecco una veloce guida all’uso dell’INAD. Anzitutto è necessario accedere alla pagina web https://domiciliodigitale.gov.it e cliccare, sul menu in alto, la voce CERCA UN DOMICILIO DIGITALE. Inserire il codice fiscale della persona di cui ci interessa cercare l’indirizzo PEC, premere il pulsante di controllo anti capcha CLICCA PER INIZIARE e poi cliccare sul bottone RICERCA (v. foto che segue)
E’ possibile eseguire anche la ricerca STORICA, per capire se, ad una certa data, il cittadino avesse già eletto domicilio digitale. Se la ricerca restituisce un risultato positivo, nel riquadro accanto al form di ricerca, uscirà, oltre alla PEC (domicilio digitale) anche il nome ed il cognome (con la qualifica) del soggetto a cui appartiene il codice fiscale inserito (v. immagine che segue).
Come eleggere il domicilio digitale: guida all’uso dell’INAD
Il punto di partenza è sempre il sito web https://domiciliodigitale.gov.it al quale, questa volta, dovremo autenticarci cliccando sul pulsante in alto ACCEDI. Le modalità di accesso sono tre: con SPID, con CIE (carta di identità elettronica) e con CNS (carta nazionale dei servizi). Al primo accesso sarà necessario accettare le informative sulla riservatezza ed indicare una mail ordinaria per ricevere informazioni sul domicilio digitale. Una volta eseguito l’accesso, il portale consente di indicare un domicilio digitale valido come CITTADINO, come PROFESSIONISTA (valido solo per le professioni non organizzate in albi) oppure associarlo ad un ENTE che si rappresenta. Il portale consente anche la modifica, nonchè la dissociazione (CANCELLAZIONE) della PEC con il domicilio digitale. In quest’ultimo caso, se il cittadino non eleggerà un nuovo domicilio digitale entro i successivi 30 giorni, ne resterà sprovvisto.