Altro bug del PCT? Il mistero dei documenti che spariscono dal fascicolo del cautelare.
Forse non tutti sanno che in caso di deposito telematico di una procedura cautelare in corso di causa da parte di un avvocato che non assiste le medesime parti anche nel procedimento principale, i documenti trasmessi da quest’ultimo come allegati confluiscono direttamente nel fascicolo principale e non sono rinvenibili nel fascicolo del sub procedimento.
La conseguenza grave è che l’avvocato che iscrive il cautelare in corso di causa, non essendo difensore anche nella procedura principale (o di merito), non può visualizzare i documenti presenti in questo fascicolo (quindi, neanche gli atti appena trasmessi – con la sola esclusione del ricorso principale).
E’ quanto accaduto alla collega Katia Vetere del foro di Cosenza, che si è trovata nella particolare condizione, evidentemente non prevista dai programmatori degli schemi PCT, di essere incaricata dal ricorrente di un processo già pendente, ma solo per iniziare ‘un cautelare’ in corso di causa.
La collega, dopo avere trasmesso il ricorso introduttivo del cautelare, con relativi documenti, all’interno della solita busta telematica, nonostante i messaggi PEC di ‘accettazione con successo’, non riusciva a visualizzare nel proprio fascicolo, quanto trasmesso con la busta.
Altro bug del PCT?
La conseguenza del problema appena descritto è che tali allegati restano invisibili al nuovo avvocato che li ha depositati (il quale non ha e non può neanche avere, per difetto di procura, la visibilità del fascicolo principale dove non risulta costituito).
Quest’oggi è stato aperto un ticket per conoscere la causa del problema.
C’e’ comunque una soluzione empirica che aggira il problema risolvendolo in modo soddisfacente ma non è affatto intuitiva. Si tratta di effettuare un primo deposito da parte del nuovo avvocato del solo ricorso cautelare in modo che al ricevimento della quarta pec il cancelliere abbia già aperto il fascicolo del sub procedimento.
A quel punto e solo allora si può procedere con il successivo deposito di una nota contenente gli allegati che in questo caso confluiranno e saranno visibili nel sub-fascicolo.
Come dire … anche l’informatica può richiedere soluzioni …creative!!!
avv. Fabio Cundari – Coordinatore Commissione informatica COA Cosenza.
Altro problema scoperto dalla Commissione informatica di Cosenza:
Primi bug del PCT: che fine ha fatto il fascicolo digitale del monitorio nella causa di opposizione a decreto ingiuntivo?