Gli avvocati non parteciperanno alle udienze programmate per i giorni 18-19-20 febbraio 2014 nei Tribunali di tutta Italia. Giorno 20, a conclusione, si riuniranno in corteo dinanzi alla sede della Camera dei Deputati a Montecitorio.
Prosegue quindi l’agitazione del modo forense, che protesta soprattutto contro i problemi del sistema giudiziario italiano, aggravati dai recenti interventi normativi (e promesse di intervento con DDL) che di fatto rischiano di ostacolare oltremodo l’accesso alla giustizia da parte dei cittadini, senza apportare reali benefici al già dissestato mondo della giustizia.
Lo sciopero (anche se si tratta più propriamente di una astensione dalle attività di udienza) è stato proclamato dall’Organismo Unitario dell’Avvocatura.
Anche l’AIGA sarà in prima linea per protestare, perché (afferma la presidente di Aiga, Nicoletta Giorgi) ‘Quando si assiste all’assunzione di scelte che vengono qualificate come operazioni volte al miglioramento dell’efficienza del sistema giustizia ed invece sono completamente avulse dalle reali necessita’ e creano ulteriori ostacoli al cittadino, si deve reagire‘ .
Il ministro della giustizia Annamaria Cancellieri – spiega Nicoletta Giorgi – nonostante le numerose riforme promulgate ha dovuto prendere atto che il contenzioso pendente e l’arretrato non e’ diminuito. Se, quindi, in uscita non aumentano i numeri, il ministro cerca di ridurre quelli in entrata con una serie di strumenti che poco apportano al miglioramento del sistema giustizia: l’aumento di costi per le spese di iscrizione a ruolo delle cause (da 8 a 27 euro), la previsione di un ulteriore pagamento per avere la motivazione della sentenza (assolutamente incostituzionale), la previsione di una responsabilita’ solidale del legale per le cause che venissero qualificate come temerarie (fatto che porterebbe alla indifendibilità di alcune posizioni, contrariamente alle affermazioni della carta fondamentale che assicura a tutti la difesa), interventi sul processo esecutivo poco incisivi (nonostante le interessanti proposte di OUA, AIGA e Movimento Forense sulle cosiddette competenze funzionali dell’avvocato).
Si ribadisce con forza che l’Avvocatura PROTESTA anche e soprattutto per il cittadino, affinche’ non subisca l’ennesima limitazione dei diritti costituzionali alla difesa ed al giusto processo.
La funzione dell’avvocato è, per come noto, di rilevanza costituzionale e di importanza suprema, e mira soprattutto ad evitare vessazioni ed abusi nei confronti delle classi più deboli. Il partito nazista cominciò la shoah proprio togliendo agli ebrei il diritto di essere assistiti da un avvocato: senza il difensore è più facile abusare. Non dimentichiamolo.